370 esperienze diverse, tanto entusiasmo, zero correnti e un solo partito.
Se dovessi descrivere in due parole questo primo weekend di Classe Democratica, utilizzerei queste!
Il primo di cinque appuntamenti, dedicato all’identità e alla cultura politica del PD, è andato.

Emozionante l’intervento di Walter Veltroni, che di questo partito è stato il primo Segretario; di altissimo livello le lezioni di Cuperlo, del Ministro Padoan, di Castagnetti e di Melloni, che ha aperto la seconda giornata di lavoro. Toccante Livia Turco, che parlando di Diritti Civili e immigrazione ha posto problematiche che a mio giudizio sono quelle che più incideranno nei prossimi anni sul futuro del nostro paese e dell’Europa.

La cosa più bella, però, è stata la constatazione della voglia palpabile che muove ciascuno di noi ad impegnarsi ogni giorno per migliorare la propria comunità e il proprio paese.
Credo che la sfida più grande a cui la nostra generazione dem è chiamata a rispondere sia quella di fare delle nostre diversità una ricchezza. C’è sempre più bisogno di un partito capace di guardare al futuro, consapevole della sua storia e che faccia del radicamento territoriale il suo punto di forza.
A chiudere la due giorni di Classe Democratica Matteo Renzi, che questa scuola l’ha voluta insieme al responsabile della formazione del PD, Andrea De Maria.

Cosa porto a casa? La consapevolezza (ancora una volta e nonostante tutto) che la Politica è una cosa meravigliosa!

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