Dopo aver perso il ruolo di capofila, Formia potrebbe scivolare ancora (con il paradossale assenso dell’Assessore D’Angiò e dell’Amministrazione).

Questa volta l’oggetto riguarda il servizio di assistenza domiciliare e la ripartizione delle ore in capo ad ogni Comune.

Il fatto. Fino ad oggi, il 70% del monte ore era ripartito in base al criterio della popolazione residente nei vari comuni, mentre il restante in base ad esigenze varie e fabbisogno.

Durante le ultime Conferenze dei Sindaci, è stato deciso di modificare questo criterio: le ore ripartite in base alla popolazione passano al 50% del totale – meno rispetto a prima – mentre quelle relative ad altri criteri passano dal 30% al 50%.

Insomma, in entrambi i casi il Comune di Formia è penalizzato. Perché? Il motivo è semplice: la popolazione del nostro Comune è quella più numerosa, inoltre non abbiamo liste d’attesa e domande inevase.

Il servizio di assistenza domiciliare di Formia funziona bene e si distingue per funzionalità e continuità in ogni stagione. Le nuove domande sono immediatamente accolte e valutate.

Quindi l’interrogativo sorge spontaneo: Formia, per avere un servizio puntuale e smaltire immediatamente le liste di attesa, si troverà a pagare il prezzo dell’efficienza del suo servizio?

E soprattutto, perché l’Amministrazione di Formia ha votato a favore di un provvedimento così penalizzante per il nostro Comune? I nuovi criteri di assegnazione delle ore tutelano i criteri occupazionali del personale attualmente impegnato nel servizio?

Faccio fatica a credere ad un atteggiamento masochista dell’Amministrazione di Formia, per questo uso il condizionale e spero di essere smentito al più presto. Anche se il verbale, che di seguito riporto, pare dire il contrario:

verbale

Tutto ciò, oltre che paradossale, risulta francamente inaccettabile e bisognerà trarne le giuste considerazioni politiche. Perché questo atteggiamento di Formia?!

In queste ore c’è Conferenza dei Sindaci. L’auspicio è quello che, con buon senso, si riesca a mettere una pezza su questa vicenda.

Contrariamente,sarebbe la dimostrazione concreta di come la città venga penalizzata dall’attuale classe dirigente (e non per colpa di altri o di chi c’era prima…).

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