Potenziare la biblioteca comunale di Formia è ormai necessario: riorganizzazione degli spazi e digitalizzazione del servizio sono i primi passi da fare. Si tratta di un punto di aggregazione importante che ospita ogni giorno centinaia di giovani e non, molti dei quali provenienti dai comuni limitrofi. Migliorare e incrementare i servizi non rappresenta solo un’opportunità ma anche un investimento in termini di qualità. La struttura comunale è oggi fruibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 18.30: un orario soddisfacente che se venisse esteso al sabato, per mezza giornata, chiuderebbe il cerchio in questo senso. Passi in avanti decisamente più incisivi – prosegue – vanno fatti sul fronte della riorganizzazione degli spazi e della digitalizzazione del servizio. La biblioteca dispone di cinque stanze di modeste dimensioni che sono ad oggi inutilizzate. Sfruttarle per allestire piccoli spazi audiovisivi e laboratori informatici, con postazioni per la didattica scientifica, linguistica e musicale, permetterebbe alla struttura di garantire servizi completamente assenti nel comprensorio.

Fondamentale sarà riorganizzare gli spazi: metà biblioteca è occupata da libri spesso inutilizzati. Va realizzato uno studio statistico puntuale su quantità e qualità della domanda e i documenti poco o nulla richiesti devono trovare collocazione in uno spazio separato da destinare a magazzino-deposito. Collocati secondo un ordine funzionale, i volumi saranno comunque disponibili, prelevabili su richiesta. Ciò consentirebbe di liberare spazi importanti all’interno della biblioteca da riutilizzare per gestire i servizi di reference in modo più efficace e per eventi culturali che contribuiscano a fare della biblioteca un organismo sempre più vivo e in contatto con la vita della città. Il tutto, accompagnato da una progressiva digitalizzazione del servizio. Insomma, piccoli interventi che, a costi contenuti, cambierebbero il volto di un luogo già bello e affollato. Gli investimenti necessari non sarebbero ingenti, diversamente dal risultato che sì, sarebbe di vasta portata. Il Sindaco, titolare della delega alla cultura, è da sempre molto sensibile rispetto a questi argomenti: sono convinto che saprà rispondere positivamente anche questa volta.

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