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5 anni fa iniziava la mia esperienza in Consiglio Comunale. Sembrano passati solo pochi mesi da quel giorno del 2013 in cui fui proclamato Consigliere Comunale, invece la consiliatura è finita!

Raccontare il lavoro di questa esperienza di 5 anni in un articolo sarebbe impossibile. Affrontare alcuni punti che mi hanno spinto a candidarmi invece non è solo possibile, ma necessario per tracciare una linea e fare un bilancio di questi anni.

Bisogna essere onesti: non tutto è andato come doveva. I motivi? Equilibri interni alla coalzione di maggioranza e numeri risicati non ci hanno permesso di approvare provvedimenti che ritenevamo e reputiamo, ancora oggi, fondamentali per questa città. Piano Regolatore Generale e Piano Urbano del Traffico, su tutti.

Ma è vero anche il contrario: abbiamo reso la città più forte grazie ad alcuni interventi in settori nevralgici, quale ad esempio quello dei rifiuti con la costituzione della Formia Rifiuti Zero, società a totale capitale pubblico, con la quale abbiamo sfondato il tetto del 70% di raccolta differenziata.

Ma non è delle grandi questioni che voglio parlare oggi. Acqua, urbanistica, mobilità, rifiuti, sviluppo economico… sono temi che meritano discussioni dedicate, approfondimenti che non possono essere trattati con superficialità. Ci tornerò quindi in questi mesi, anche con iniziative pubbliche.

Qui voglio parlare di piccole cose che 5 anni fa mi ero promesso di fare, una sorta di rendicontazione istituzionale e politica del mio lavoro in Consiglio. Ma andiamo con ordine.

PRESENZE E TRASPARENZA

In questa Consiliatura, sono stato assente ad un solo Consiglio Comunale di tutti quelli insediati.

Più del 97% è invece la percentuale di presenze nelle varie commissioni di cui sono stato membro. È vero, la qualità delle politiche non si misura in base alle presenze, ma è comunque un indicatore importante.

5 anni fa, in campagna elettorale, promisi che avrei reso pubblico il mio compenso di Consigliere: gettoni, rimborsi e qualsiasi altra indennità derivante dalla carica assunta. Così è stato: sul mio sito web ho pubblicato -e continuo a farlo- tutto ciò che riguarda compensi e rimborsi a partire dal 2013, in un’apposita sezione “trasparenza” che è possibile consultare da chiunque.

Ho cercato, inoltre, di raccontare periodicamente ciò che facevo e quello che accadeva in comune. Non solo tramite il mio blog e con i social media, ma con l’aiuto di una newsletter, che ho intenzione di continuare a scrivere e modificare nel tempo.

IL MIO QUARTIERE

Sono orgoglioso di dire che il quartiere Cassio è cambiato profondamente.

5 anni fa mi sono candidato promettendo il massimo impegno per quest’area, per risolvere i problemi posti dai residenti e, fino a questa legislatura, mai affrontati. Estensione del trasporto pubblico locale e realizzazione di un’area verde a servizio del quartiere, erano i temi più importanti. Questa consililatura ha affrontato e risolto questi deficit strutturali! Il bus serve ogni giorno il quartiere e proprio la settimana scorsa abbiamo consegnato il cantiere alla società che dovrà occuparsi della realizzazione del parco pubblico nella zona adiacente l’asilo. A questi interventi si aggiunge la biblioteca per bambini da 0-10 anni e il murales di Memorie Urbane, un’opera di arte contemporanea firmata da un artista britannico sul muro di contenimento del campetto.

Il lavoro fatto nel quartiere Cassio non è solo un impegno mantenuto, è soprattutto il miglioramento dello stile di vita di un’intera comunità. Ed io ne sono profondamente felice!

CULTURA E AGGREGAZIONE

La nostra città ha tre biblioteche e un archivio storico di tutto rispetto. L’impegno su questo fronte è stato incredibile!

5 anni fa abbiamo deciso di potenziare la biblioteca centrale, che oggi è aperta tutto il giorno con orario continuato dal lunedì al venerdì. Il wi-fi illimitato e l’installazione di prese per pc e tablet in tutta la sala ha contribuito a migliorare ulteriormente il servizio. Possiamo affermare che la biblioteca è uno dei fiori all’occhiello del territorio: frequentata da tantissimi studenti ogni giorno, provenienti da tutto il comprensorio. Mi auguro che nella prossima consiliatura si riesca a trasformare le stanze sul retro, oggi in disuso, per farci laboratori audiovisivi e una piccola sala conferenze.

Sono state create di punto in bianco, invece, due biblioteche per bambini da 0-10 e da 3-13 anni: una nel quartiere Cassio e l’altra a Scacciagalline. Qui i bambini trascorrono i pomeriggi svolgendo attività legate alla lettura e all’apprendimento.

All’archivio storico è stato destinato un locale presso la torre di mola: è dotato di un impianto laser di scannerizzazione dei testi e ha una piccola sala convegni.

REGOLAMENTI PRESENTATI e PIANI DI SVILUPPO DELLA CITTA’

Punto meno positivo, per quanto mi riguarda, è relativo ad alcuni regolamenti comunali che ho depositato e che non sono stati adottati. Parliamo del regolamento su randagismo e adozioni dei cani, nonché su quello volto a disciplinare interventi per i centri storici.

Il primo regolamento mirava a sostenere le adozioni di cani di proprietà comunale, abbassare i costi dell’ente e concedere sgravi fiscali. Il secondo a favorire lo sviluppo turistico e commerciale dei centri storici della città mediante contributi proporzionati alle imposte a chi investiva in determinate attività commerciali/turistiche. Questi regolamenti, come detto, non sono stati adottati e sono rimasti in commissione.

Adottati, ma non approvati in via definitiva, Piano Urbano del Traffico e Piano Acustico. Questi due piani sono fondamentali e nei prossimi mesi, come detto in precedenza, ci tornerò con approfondimenti specifici, considerata la loro complessità. In questa sede dico solo che provvedimenti quali il PUT o il PRG cambiano radicalmente la routine della città, la ridisegnano. Sono il frutto della visione che gli amministratori hanno del paese, per questo non è semplice approvarli: spesso la politica non riesce a guardare oltre il proprio naso, soprattutto per paura di perdere consensi nell’immediato. È stata un’occasione persa, purtroppo. Ma come tutti sanno in politica l’approvazione dei provvedimenti è legata alle maggioranze dei voti, e purtroppo i numeri in Consiglio Comunale non ci hanno permesso di dotare la città di questi Piani.

ARCHEOLOGIA

L’amministrazione ha affidato tramite bando pubblico la gestione integrata dei siti archeologici di proprietà comunale. Aprire e chiudere i siti archeologici non basta: è necessario fare comunicazione, eventi, dotarsi di personale qualificato e aggiornare l’offerta culturale. Per questo condivido la scelta di rivolgersi ai privati, perché il comune non ha gli strumenti e i mezzi per fare ciò di cui c’è bisogno.

Ad oggi il Cisternone Romano, i Criptoportici, la Torre di Castellone e altri siti, sono gestiti da un unico soggetto ma il lavoro da fare è ancora enorme, anche nella gestione del soggetto privato. Passi avanti vanno fatti relativamente al coordinamento delle aree in capo alla Sovrintendenza (Mausoleo di Cicerone e Museo Archeologico). È certamente questa la strada giusta ma bisognerà lavorare di più e meglio sul tema. L’archeologia e, più in generale, la cultura, possono essere un volano incredibile per lo sviluppo turistico del nostro territorio. Negli ultimi 20 anni sono stati portati a compimento scavi e riportati alla luce siti di interesse notevole, ma ripeto: le nostre bellezze bisogna venderle meglio.

Il sogno è quello di avere una gestione unica in tutto il golfo. Solo così saremo competitivi a livello nazionale ed internazionale, con soggetti imprenditoriali più forti e motivati.

SOLIDARIETÀ ED ACCOGLIENZA

5 anni fa abbiamo iniziato ad istituire un Centro di Accoglienza per i senza fissa dimora. È uno degli interventi che più mi ha reso orgoglioso di fare Politica. Parliamo di un’area attrezzata con servizi, bagni, letti e aree per la somministrazione di pasti caldi nei 3 mesi più freddi dell’anno in cui hanno trovato accoglienza molte persone. Purtroppo (e questo è anche il rammarico più grande) quest’anno non si farà! Una città come Formia, che da sempre fa della solidarietà la sua bandiera, non può lasciare i più deboli da soli. Spero che il distretto si attivi comunque e che le associazioni e le forze migliori di questo territorio si adoperino a prescindere da tutto. Persone come Luigi, o i volontari delle associazioni che nel silenzio e con il loro straordinario lavoro, fatto nell’ombra, hanno permesso tutto ciò.

Altra grande soddisfazione è quella di aver consegnato la villa confiscata alla camorra in località Acquatraversa, ad un’ati che opera nel sociale, nell’accoglienza e nell’associazionismo. La “casa giusta” ormai funziona da mesi ed è un importante punto di riferimento in città.

Potrei scrivere fino a domani, le cose fatte a partire da 5 anni fa sono davvero tante. Ma ci sarà modo di confrontarsi in questi mesi con la città e con le altre forze politiche.

Ho sempre inteso la Politica come servizio alla comunità. Mi sono impegnato molto, ho fatto degli errori ma credo di aver fatto un buon lavoro. Spero che le classi dirigenti del futuro, quella a cui appartengo in primis, a prescindere dall’appartenenza partitica e dall’orientamento politico, sappiano tenere un filo comune relativo alle grandi questioni.

Consumo zero del territorio, maggiore cooperazione comprensoriale, qualità dei servizi e soprattutto una prospettiva per le giovani generazioni.

Dobbiamo scegliere cosa fare da grandi (anche se qualcuno, a ragione, dice che l’adolescenza è finita da un pezzo). Qual è il volano economico di questo territorio? Se crediamo che turismo e commercio siano gli assets su cui puntare, dobbiamo non solo investirci, ma comportarci di conseguenza. Non possiamo pretendere il turismo e chiudere i negozi ad agosto alle 20. Non possiamo pretendere investimenti se i regolamenti e le tempistiche di erogazione dei servizi non sono chiari, non possiamo pretendere che le attività facciano investimenti concreti se la tolleranza del residente è pari a zero. Insomma, regole chiare, tempi certi, garanzie per una qualità della vita alta ma una direzione chiara.

È una questione che non può più essere rimandata. Penso sia necessario ripartire da qui, tutti. Se sapremo dare risposte credibili e costruire gruppi dirigenti e prospettive di maggioranze chiare, sarà possibile fare tutto ciò.

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